Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > tradimenti > Cena con il capo parte 2
tradimenti

Cena con il capo parte 2


di Coppiacuckold2
28.03.2025    |    9.388    |    9 8.7
"Poi, con una calma che mi fece trattenere il fiato, aggiunse: “E comunque, la sentirai tutta la notte..."
La telefonata arrivò all’improvviso. Il suo tono era deciso, quasi autoritario, ma con quel sottile velo di desiderio che ormai riconoscevo bene.
“Mi piacerebbe rivederti,” disse il mio capo, senza troppi giri di parole. Poi, con un accenno di ironia, aggiunse: “Pensi che tuo marito possa seguirci… oppure è meglio che resti a debita distanza?”
Sorrisi tra me e me, stuzzicandolo. “Vuoi che venga da sola?”
La sua risposta fu rapida, tagliente. “Magari.”
Quella parola bastò a farmi venire i brividi lungo la schiena. Non avevo bisogno di altro per decidere. Il giorno dopo ero su un treno diretto a Milano, un misto di adrenalina ed eccitazione a riempirmi il petto.
All’arrivo, il suo autista mi aspettava. Un uomo dall’aria seria, discreto, ma nei suoi occhi colsi un lampo di malizia mentre mi faceva accomodare nell’auto di lusso. Mi portò al Principe di Savoia, uno degli hotel più esclusivi della città. Appena entrai nella suite, trovai ad aspettarmi un pacco accuratamente avvolto. Dentro, un vestito trasparente con uno spacco vertiginoso, calze autoreggenti e un paio di Christian Louboutin dal tacco vertiginoso. Le mutandine erano un filo sottile di pizzo, praticamente inesistenti. Accanto, un biglietto con poche parole:
Mi piacerebbe vederti con questo stasera.”
Era un ordine, più che una richiesta.
Alle cinque del pomeriggio, la reception mi chiamò: la parrucchiera era arrivata. Un trattamento da regina, come mai mi era capitato prima. Mi sentivo quasi fuori posto, impreparata a un lusso del genere, ma l’idea di piacergli, di sorprendermi nel vestito che aveva scelto, mi eccitava più di quanto volessi ammettere.
Quando finalmente mi guardai allo specchio, capii perché. Il tessuto aderente rivelava ogni curva, il pizzo lasciava intuire molto più di quanto nascondesse. Ogni sguardo si sarebbe posato su di me, e il pensiero mi accendeva dentro un fuoco pericoloso.
Alle otto in punto scesi nella hall. Gli sguardi erano inevitabili: uomini e donne che si voltavano al mio passaggio. Lui era lì, ad aspettarmi, impeccabile nel suo completo scuro. Quando salii in macchina, mi osservò per un lungo minuto, poi, con un sorriso appena accennato, sussurrò:
“Salterei direttamente alla parte interessante… Sei già troppo eccitante così.”
Ma la cena era programmata, e non si poteva saltare. Il ristorante era esclusivo, riservato a pochi. Con noi c’erano tre suoi amici e una donna dal fascino glaciale. Uno di loro era il fondatore di un noto marchio di moda. I complimenti su di me iniziarono quasi subito, così come le allusioni.
Il discorso scivolò con naturalezza su desideri, passioni… e poi su qualcosa di più. Nessuno sembrava sorpreso. E la lei era una cuck al femminile mai fatto una cosa del genere ma l’idee mi prese molto.la
Mia apparenza Era come se tutti conoscessero già il gioco.
Fu allora che arrivò la telefonata di mio marito. Stavo per rispondere, ma lui mi fermò con un cenno, tendendo la mano. “Posso parlarci io?”
Esitai solo un attimo prima di passargli il telefono. Con tono sicuro, quasi divertito, gli disse di stare tranquillo, che ero in buone mani. Poi, con una calma che mi fece trattenere il fiato, aggiunse:
“E comunque, la sentirai tutta la notte.”
La serata si concluse in un modo che non avrei mai immaginato. Quando ci alzammo per andare via, con un gesto lento mi sfilai le mutandine e le poggiai sulla mano della donna accanto a me. “A me non servono più,” le sussurrai.
Ci fu un attimo di silenzio carico di tensione, poi un sorriso complice si allargò sulle sue labbra.
L’auto scivolava silenziosa tra le strade di Milano, mentre le luci della città illuminavano il suo profilo. Lui guidava con una calma quasi studiata, come se volesse godersi ogni attimo della tensione crescente tra di noi. La sua mano, calda e decisa, scivolò sulla mia coscia nuda, risalendo lentamente sotto il vestito.
“Sai che tutti al ristorante ti desideravano?” sussurrò senza distogliere lo sguardo dalla strada.
Mi voltai verso di lui, un sorriso appena accennato sulle labbra. “E tu?”
Non rispose subito. Invece, fermò la macchina davanti all’hotel e si voltò verso di me. Gli occhi brillavano di desiderio trattenuto, di quel piacere che deriva dal controllo assoluto della situazione. Arriviamo
In una villa bellissima appena entriamo lei
Mi chiede se poteva chiamare mio marito ed io dissi sì così non feci in tempo ad dargli il numero che mi trovai tutte le mani addosso e mentre lei parlava con mio marito di tutto ciò che facevamo si iniziò a toccare ed io mi eccito sempre di più dando attenzione al suo compagno ma subito venne e rimassimo in tre scopamo tutta la notte mi presero in tutti i modi possibili esplosero tutti e due nella mia bocca così ci fermano nella villa tutta la notte ed al mattino colorazione e l’autista mi riporta a Roma

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
8.7
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Cena con il capo parte 2 :

Altri Racconti Erotici in tradimenti:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni